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533. Francesco Sforza al vicario episcopale di Cremona e all'economo 1452 agosto 24 sine loco

Francesco Sforza scrive al vicario episcopale di Cremona e al locale economo di accertare la verità di quanto è contenuto nella supplica di Bono Belintendi, canonico della cattedrale della città, e tutto gli riferiscano con il loro parere.

Vicario episcopali Cremone (a) et Inconumo ibi.
Supplicatum nobis est parte domini Boni de Belintendis, canonici maioris ecclesie civitatis illius nostre Cremone, prout in inclusa supplicatione continetur, scribimus proterea vobis et comittimus, quatenus de expositis in eadem supplicatione diligentius curetis informari et, prout in facto asse (b) compertum habueritis, referatis nobis illico vestro cum appere. Ex nostris felicibus castris apud (c), die xxiiii augusti MCCCCLII.


(a) In A episcopalis con s finale depennata; Cremone in interlinea.
(b) Così in A.
(c) Così in A.