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705. Francesco Sforza a Bartolomeo Porro 1452 settembre 27 Leno

Francesco Sforza sollecita Bartolomeo Porro che, considerata la situazione di guerra, voglia accettare la richiesta del fante ducale Scandricio da Scanzano, a lui obbligato per arretrato di fitti per i beni che ha a livello, di accontentarsi di pagamenti rateali.

Bartholomeo de Porris.
Dilecte noster, Scandricio da Scanzano, nostro fante da pede, dice che in luy sono pervenuti certi beni di quali erano de uno maistro Beltramo di Cochi, che fu habitatore de Casano, como appare per instrumento, et a ti sono obligati per ficti libellarii, li quali per le condictione dele guerre non sono stati pagati, et che al presente voresti pagasse interamente del tuto, il che, dice, gli č impossibile cosa, ma ben dice volere pagare cum qualche termino et de parte in parte. Pertanto, parendo a nuy siano da considerare le condictione dele guerre, le quale sono occurse et occurano, per forma che habilmente non si pono fare tali pagamenti, te scrivemo et stringemo pur assay gli habi respecto et non volere cosė al tuto astrengerlo, facendote luy secure del pagamento cum qualche termino conveniente. Data in nostris felicibus castris apud Lenum, die xxvii septembris 1452.