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1072. Francesco Sforza ad Andrea Dandolo 1452 ottobre 25 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza scrive ad Andrea Dandolo, provveditore di Crema, che aveva richiesto la liberazione del "crivellatore da biade", catturato dagli uomini ducali preso presso Crema nonostante il salvacondotto per Cipello, assicurandolo che, accertata l'ubicazione della cattura e la validità del salvacondotto, scriverà al podestà di Castelleone di rimetterlo in libertà.

Andree Dandalo, provisori Creme.
Veduto quanto ad questi dì ne haveti scripto per la liberatione del preposto crivellatore da biade, quale, dicete, fo preso dali nostri socto il salvoconducto per noy concesso al locho de Cipello, havemo havuto denanzi de nuy li patroni de quello presone per volere sapere il vero, quali tandem ce hanno dicto il predicto essere stato preso presso a Crema, et che non ha da far niente ad Zipello, et che alora non andava nè veniva de là, et però se può raxonevolmente rescotere. Il perché, per non far torto ali dicti nostri, havemo deliberato prima se sappia il vero et, trovandose ch'el salvoconducto gli vaglia et che per vigore de quello debbia essere liberato, scrivemo al nostro potestà de Castellione che, in questo caso, havuta che ne haverà chiara informatione, lo facerà liberare. Data Calvisani xxv octobris 1452.
Andreas Fulgineus.
A margine: Pro preposito cribiatore bladorum capto per gentes domini debente solvere taleam.