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1085. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza 1452 ottobre 28 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza informa Alessandro delle lamentele di Sigismondo Malatesta circa Roberto da Mesino che ritiene essere nel Pesarese. Tenuto conto che è necessaria l'amicizia di detto signore, esorta il fratello a intimare al ribelle, nel caso capitasse a Pesaro, di non allontanarsi, sollecitando la moglie Sveva e gli ufficiali pesaresi a comportarsi come lui, e di avere Roberto per nemico. In egual tono si è scritto alla moglie Sveva e ai cancellieri in elenco.

[ 260v] Domino Alexandro.
El magnifico signore Sigismondo s'è dogliuto cum nuy per sue lettere de Roberto da Mesino, suo rebelle, quale dice pratica su quello de Pesaro. Et perch'el prefato signore Sigismondo è quello homo che tu say, et è el tempo de accarezarlo et tenirlo contento, ne pare debii provedere che, stando esso Roberto, o venendo su quello da Pesaro sota tuo salvoconducto, lo debii revocare et ordinare che per alcun modo non gli vegna più, scrivendo de questo a madona Sveva o ali altri officiali toi da Pesaro, et demum vogli fare tale demonstratione in questo facto che, essendo el dicto Roberto inimico dela signoria soa, para etiandio che sia tuo, come l'è. Data in castris apud Calvisanum, die xxviii octobris 1452.
Irius.
Cichus.
In simili forma: domine Sveve eius consorti.
Scripte fuerunt credentiales infrascriptis in personam Iohannini cancelarii: domino Alexandro, Rossino Piole, domino Thadeo de Verme, castellano Cassani, Gasparri de Suessa, castellanis Trizii, Christoforo da Cremona et domino Antonio de Minutis, Zampono de Nugarolo, Filippo et Iacobo de Cortonio