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1186. Francesco Sforza al vicario del vescovo di Lodi 1452 novembre 29 Gambara.

Francesco Sforza scrive al vicario del vescovo di Lodi di provvedere che i due canonici della chiesa di San Navone a Lodi versino dieci lire pro capite e anche gli arretrati a don Giovanni da Fermo, capellano ducale e prevosto di detta chiesa.

*[ 272r] Domino vicario domini episcopi (a) Laudensis.
È stato da nuy don Zohanne da Fermo, nostro capellano, prevosto de San Navone de quella nostra cità, et ne ha dicto che in la soa chiesia sonno duy canonici quali gli sonno tenuti et obligati de pagare ogni anno libre dece imperiali pro cadauno de loro. Il perché volimo che habiati bona informatione de questo facto et, siando ch'esso nostro capellano ne ha dicto, vogliati constringere li predicti ad farli el dovere, tanto del tempo passato como del presente et cossì del'avenire, et facendo in modo che niuna dele parte habia iusta casone de querelarse. Ex Gambara, die xxviiii novembris 1452.
Persanctes.
Cichus.

(a) Segue Papiensi depennato.