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1306. Francesco Sforza al referendario di Lodi 1453 gennaio 5 Milano.

Francesco Sforza, ricordato quanto disposto per i cinquanta uomini di Castello da Besnato, posti nella bastita di Cavenago, vuole che il referendario di Lodi, trascorsi i dodici giorni, cui si accennava nelle lettere ducali del dicembre, continui a provvedere per le spese per i trenta uomini che rimarranno nella bastita.

[ 298r] Referendario Laude.
Per altre nostre littere, sottoscripte de nostra propria mano, date ultimo decembris del passato, ve scripsemo che, havendo deliberato che Castello da Busnate stesse in la nostra bastita da Cavenago cum cinquanta paesani per dodeci dì fin a tanto che gli provedessimo d'altramente, ali quali etiandio, secondo che vi scripsimo, volimo gli faciate le spexe de pane et vino. Ma perché forse in lo termine de dicti dodeci dì non potrisemo fare quella provisione che vorisemo, volimo et ve committimo che, passati etiandio li dicti dodeci dì, faciate fare le spexe a quello modo se contene in esse vostre littere ad trenta deli dicti paesani, quali havimo ordinato rimangano in essa bastita cum dicto Castello finatanto che gli staranno de nostra ordinatione. Mediolani, v ianuarii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.