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1416. Francesco Sforza ai nobili pavesi Mezzabarba 1453 gennaio 28 Lodi.

Francesco Sforza ribadisce ai nobili pavesi Mezzabarba di mandare a Milano da Francesco Maletta un loro messo con i diritti di canonicato da loro vantati nella chiesa di loro patronato di Santa Maria di Travacò del Sighirna, non procedendo ad alcuna assegnazione di canonicato senza autorizzazione, perché sarebbe annullata.

Nobilibus de Mediisbarbis civibus Papiensibus.
Per altre nostre littere ve havimo scripto che volessivo venire da nuy con le rasone havite in uno canonicato novamente vacato in la chiesia de Sancta Maria de Travachò del Sighirna quale pretendete essere vostro patronato, et may non sete venuti né havete mandato; del che ne meravigliamo. Pertanto iterato ve dicemo che, visis presentibus, debiate mandare uno vostro messo qui ad Milano cum dicte rasone da Francesco Maletta, nostro secretario, al quale habiamo commesso debia intendere le rasone vostre, avisandovi che ogni electione facessevo del dicto canonicato senza nostra licentia, havendovi nuy scripto quelle lettere ve habiamo scripto, seria nullo.
Laude, xxviii ianuarii 1453.
Cichus.