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153. Francesco Sforza a Bartolomeo da Correggio, referendario di Pavia 1452 febbraio 7 Milano.

Francesco Sforza sollecita Bartolomeo de Corrigia, referendario di Pavia, al pagamento del carreggio per la costruzione del castello di Milano. Vuole che tali denari siano consegnati a Francesco Zorzo, famiglio ducale, cui compete la riscossione.

[ 30v] Egregio militi domino Bartolameo de Corrigia, dilecto refferendario nostro Papie.
Dilecte noster, non possemo fare non ne meraveglamo che quella nostra comunità sia tanto dura al pagamento del carrezo de questo nostro castello de Milano, et più ne meraveglamo ancora che elli dicano non volere pagare et contribuire più a questo carrezo perché nuy gli habiamo remesso che non paghino, et cetera; la qual cosa non è cussì perché alloro né ad nissuno havemo remesso la spesa del carrezo. Pertanto volemo debiati essere cum quelli dela provisione et fare providano alla spesa del dicto carrezo ne l'advenire, como hano facto nel passato, non facendoli contradictione né replicatione alcuna, perché cossi è totalmente la voluntà nostra. Et ad ciò siati informato dela mente nostra, perché intendimo pure li dinari sonno deputati et assignati per lo carrezo sonno despesi altrove, ve dicemo et commettimo debiati providere et ordinare che questi dinari sonno assignati per lo carrezo non vadino in mane del thexorero, ma vadano in mano de Francesco Zorzo, nostro famigl(i)o, exhibitore presente, et per luy siano rescossi, perché questa commissione havimo dato alluy. Et così exequireti et fareti exequire remota ogni cagione. Data Mediolani, die vii februarii 1452.
Iohannes.