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1668. Francesco Sforza al podestà e il referendario di Pavia 1453 aprile 4 Milano.

Francesco Sforza vuole che il podestà e il referendario di Pavia mandino da lui Boldo da Orta, detenuto per spaccio di monete false e gli si facciano avere delle monete di Boldo che si trovano ĺ e delle altre, sempre del Boldo, che hanno i Maestri delle entrate straordinarie.

Spectabili et egregio nostris dilectis potestati et referendario Papie.
Volimo che, subito ala recevuta de questa, debiate mandare qua Boldo de Orta, sostenuto apresso de voi per imputatione de monete false. Ulterius volimo debiate mandare ogni quantità de peccunia se trovano ĺ dele sue in mane deli Maistri del'intrate nostre extraordinarie qui. Et non manche. Data Mediolani, die iiii aprilis 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.