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1933. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni 1453 maggio 14 Milano.

Francesco Sforza scrive a Bartolomeo Colleoni di aver riformato il proposito espressogli di non avvalersi di guastatori di Tortona e del Pavese per la costruzione della fortezza di Pozzolo, onde scongiurare il ripetersi dei danni passati. Ha perciò scritto al commissario di Tortona, Petro da Lonate, di fornirgli guastatori e di prestargli quegli aiuti che concorderà con lui.

[ 410r] Magnifico et strenuo viro Bartholomeo Coleono, armorum capitaneo nostro dilectissimo.
Nonobstante che per un'altra nostra ala vostra responsive in questa matina ve habiamo scripto circha il facto de fare la forteza a Pozolo che non ne pariva che se daxesse caricho de guastadori a Terdona né al Pavese, considerate le grave spese et cariche supportano de presenti, nondimeno li habiamo repensato suxo uno pocho et ne pare che ad ogni modo se faza dicta forteza acioché l'homini del loco de Pozolo non possano commettere più errore né manchamento como feceno l'anno passato, et ne pare che ala cità de Terdona pertengha de sostenere el caricho de dicti guastatori. Et perché cossì se exequischa, scrivemo a Petro da Lonate, nostro comissario in Terdona, che sopra ciò se intenda con voy et che daga quello adiuto de homini che serà possibile, siché, havuto dicto aiuto, non li vogliati perdergli tempo veruno, imo usargli ogni sollicitudine vostra perché presto sortischa ad effecto. Mediolani, die xiiii maii 1453.
Bonifacius.
Cichus.