Registro n. 12 precedente | 1944 di 2324 | successivo

1944. Francesco Sforza ai preti Giovanni da Caviaga e a istoforo Brusono 1453 maggio 16 Milano.

Francesco Sforza ingiunge ai preti Giovanni da Caviaga e Cristoforo Brusono di volere accettare quanto loro detto da Francesco Maletta, suo segretario, sulla concessone del canononicato, da loro occupato, della chiesa maggiore di quella città ad Angelo da Rieti, suo auditore.

[ 412v] Religiosis viris dominis presbiteris Iohanni de Caviaga et Christoforo Brusono Laudensibus, dilectis nostris.
Doveti havere assay inteso per relatione de Francesco Maletta, nostro secretario, quanto sia la dispositione nostra circha el facto de quello canonicato in ecclesia maiori de quella nostra cità, quale nuy havemo concesso ad messer Angelo de Reate, nostro auditore, per quello de Gissati. Et perché sete pura duri et obstinate in retinere et usurpare dicto canonicato contra la mente et ordini nostri, per le presente nostre, che volemo ve siano le perhemptione in questa materia, ve admoniscomo et comandiamo expressamente, per quanto haveti cara la gratia nostra, che debiate relaxare dicto canonicato et non impazarvene per veruno modo. S'el farete, bene erit, altramente s'el ve ne seguirà male, serà vostra colpa et vostro danno. Data Mediolani, die xvi maii 1453.
Christoforus de Cambiago.
Cichus.