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2025. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni (1453 maggio 30 "apud terram nostram Senighe").

Francesco Sforza si rammarica con Colleoni per l'esiguo numero di guastatori avuto, compiacendosi per la punizione inflitta ai renitenti. Gli comunica di aver incaricato il commissario di Tortona di procurargli le assi e le ferramenta richieste, al qual commissario, per i molti impegni giornalieri, vorrebbe che Colleoni prestasse aiuto.

Magnifico Bartholomeo Coleono.
Havemo recevuto la vostra littera et inteso quanto ne haveti scripto, sì deli pochi guastatori haveti possuto havere, sì etiam del feramento et asse rechieste al nostro commissario de Terdona, et cetera; al che respondendove, dicemo che ne despiace non habiati poduto havere più somma de dicti guastatori, et contentiamose che contra quelli che sonno stati desobedienti fazati quella punitione ve parerà che meritano, siché un'altra volta li possiati havere al bisogno vostro per fornimento de quella forteza.
Al facto del ferramento et cathene deli ponti haveti rechiesto, ve avisamo como opportunamente havemo scripto ad esso nostro commissario che ve li faza dare ad ogni vostra peticione. Ceterum, perché ad esso nostro commissario pono de dì in dì accadere de molte e varie cose, perché spesse volte haveria bisogno de adiuto, confortiamo la vostra magnificientia che ad ogni rechiesta soa gli voglia dare ogni adiuto, cossì de gente, como de ogni altra cosa.Data ut supra.
Bonifacius.
Iohannes.