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2130. Francesco Sforza a donna Luchina dal Verme 1453 giugno 20 "apud Senigham".

Francesco Sforza deplora che donna Luchina dal Verme, nonostante sia stata insistentemente stimolata a pagare le genti d'armi che doveva soddisfare, non vi abbia provveduto, e cita il caso di Pietro Antonio Confalonieri che non è stato ancora accontentato di quanto gli spetta, non solo, ma non ha neppure potuto avere la sistemazione dei suoi cavalli, il che induce il duca a rinnovare la richiesta di volere soddisfare quelli che sono in attesa di essere rimborsati.

[ 451v] Magnifica domine Luchine de Verme.
Per più nostre littere ve havemo confortata e carichata quanto più a noi è stato possibile che volessevo spazare quelle gente d'arme che ve tochano a spazare, e pur novamente siamo avisati che Petro Antonio Confalonero, il quale più e più ha instato el spazamento suo, anchora non è spazato, e più ne ha facto dire che, havendove domandato logiamento per li soi cavalli, non l'ha potuto havere, che non ne pare bene, perché, havendo tenire le gente, è pur bisogno darli logiamento. Siché iterato ve confortiamo a volere spazare quelli sonno a spazare e provedere de logiamento al predicto Petro Antonio. Data apud Senigham, die xx iunii MCCCCLIII.
Ser Iacobus.
Cichus.