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2132. Francesco Sforza al referendario di Lodi (1453 giugno 20 "apud Senigham").

Francesco Sforza scrive al referendario di Lodi sulla protesta di Melchione da Foligno, conestabile di porta Pavese, condannato su richiesta dei dazieri, che chiede la convocazione di quei dazieri. Richiesta ritenuta onesta dal duca. Altra lamentela del conestabile riguarda le armi che gli furono tolte con la promessa di una restituzione, mai avvenuta, quando si prese Cerreto. Da qui l'imposizione ducale che vengano ridate o se ne faccia il debito risarcimento in modo che se ne abbiano per la guardia della porta.

[ 452r] Referandario Laude.
Se grava Melchion da Foligno, conestabile de Porta Pavese de quella cità nostra, che debba essere condenato per voi ad instancia deli dacierii, alegando non gli parere honesto né ragionevole che per iuramento d'essi dacerii, quali sonno parte in la causa, debba esser sententiato contra luy; e rechedi ch'el se manda per quelli, quali debeno havere beuto el vino fraudato, et a spexe del perdente, examinarli e darli el sacramento, an verum sit ch'el habiano beuto, segondo la imputacione facta, e non stare al solo dicto deli dacierii. La qual cosa, parendone assai honesta, volemo che la exequate acioché dicto conestabile non habia dicta cagione de querella, e de questo non se hanno ad gravare li dicti dacierii se, sapendo loro che ha beuto, gli faciano venire in iudicio e testificare, non lo lassando molestare né inquietare donec res fuerit bene discussa.
Ne ha simelmente facto exponere che nel principio, quando obtenessemo Cerreto, gli forano tolte alcune arme con promissione de restituirgele; e pur mai non gli sonno restituite, che potria preiudicare cossì a (a) nui quanto a luy. Pertanto volemo e ve comettemo che debiate intendere che arme foreno tolte et operare con effecto che, aut gli siano restituite, aut, quod melius est, fargele pagare iusto precio aciò ch'el se possa provedere d'altre per guardia de quella nostra porta. Volemo insuper, che vuy gli provediati ch'el gli sia proveduto dele soe paghe meglio che non gli è facto fin a mò, e fatilo con tale effecto che più non ve l'habiamo a scrivere, facendole eciamdio satisfare del passato suo servito, o per via de qualche assignatione, o pecunia numerata, ita ch'el se possa mantenire ala guardia quale gli havemo commessa. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue luy depennato.