Registro n. 12 precedente | 2164 di 2324 | successivo

2164. Francesco Sforza a Pietro da Lonate 1453 giugno 27 "apud Senigham".

Francesco Sforza trasmette a Pietro da Lonate la supplica di quelli di Pontecurone. Informatosi di quello che richiedono, li assecondi purché ciò non comporti ritardi nel pagamento di Graziolo. Vuole che al più presto faccia riscuotere i denari delle tasse per soddisfare coloro cui sono assegnati. Cerchi di muoversi con celerità: gli si addebita lentezza nei provvedimenti.

[ 460r] Petro de Lonate.
Havemo recevuto la inclusa supplicatione da quelli da Pontecurono, li quali ne rechedono, como per essa intenderiti: volimo debiati molto bene informarve de quello ve rechiedeno et gli fati tuto quelo bene sia possibile, dummodo non si retardi el spazo de Gratiolo, caricandove et comandandovi, per lo amore portati ad nuy et al stato nostro, che attendati con ogni diligentia et sollicitudine ad fare rescodere tucti li dinari dele taxe, adciò se possino spazare quelli ad chi sonno assignati, non guardando in volto ad persona del mundo, advisandove che nuy intendemo vi portati molto lentamente, il che non è la speranza e il bixogno nostro. Ex campo nostro felici apud Senigham, die xxvii iunii MCCCCLIII.
Zanetus.
Cichus.