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2172. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 giugno 28 "apud Senigam").

Francesco Sforza scrive al luogotenente di Lodi sull'invio dei guastatori a Cerreto. Circa il conestabile Capuano vuole che abbia ciò che gli spetta, e in tal senso scriverà ai Maestri delle entrate.

[ 462r] Locumtenenti nostro Laude.
Havemo recevuto le vostre littere, alle quale respondendo, così circha la provisione deli guastatori per mandare a Cereto, como eciamdio per lo facto de Capuano, conestabile, dicemo che debiate acceptare tute le conditione potete havere pur che se mandino, e questo caricho lassiamo a vuy, como a quello el saperà fare per sua industria. Et s'el Fiorentino ne farà quella rechesta per quelli delà d'Ada gli responderemo el parere nostro. Ala parte de Capuano nuy volemo e intendemo omnino che l'habia el dovere per più respecti, avisandove che, ultra le altre cose, è alevato in casa dela felice memoria de nostro patre et nostra più che trenta anni, siché per le alligate scrivemo ali Maystri dele intrate nostre quanto bisogna. Et potrite dire a dicto Capuano che solicita mandarle et havere la resposta. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.