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2199. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni (1453 luglio 8 "apud terram nostram Gaydii").

Francesco Sforza avverte il Colleoni che Tortona gli ha inviato due suoi ambasciatori per lagnarsi dei danni recati dai suoi uomini d'arme con il taglio dei loro frumenti, unitamente agli altri danni e alle spese che sopportano. Sollecita il Colleone a intervenire perché non riceva altre lamentele del genere.

Magnifico Bartholomeo Coleono.
La comunità nostra de Tertona ha mandato qua da nuy duy soi ambasatori, condolendose de molte cose, infra le quale se sonno condoluti che per li vostri homini d'arme gli sonno tagliati et batuti li loro frumenti, el che a loro è la soa totale consumptione, apresso ad molti altri infiniti damni et spese hanno supportato fin a qui, pregandone vogliamo provedere non patiscano questa loro deffactione. Per la qual cosa, attendendo nuy che pur è vero hanno supportati dele spexe et damni asay, confortiamo et pregamo la vostra magnificentia che, per l'amore ne porta, voglia talmente provedere circha ciò che non habiano ad recevere questo danno et che non se possano lamentare, caricandove vogliati havere consideratione a questi loro mali, como nuy. Data ut supra.
Bonifatius.
Iohannes (a).

(a) Segue Cichus depennato.