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2301. Francesco Sforza al vicario di Belgioioso 1453 luglio 28 "apud Gaydum".

Francesco Sforza ribadisce al vicario di Belgioioso di volere che l'ufficiale ducale del porto di Pissarello venga pagato ( poco conta chi sia il portinaio del ponte, un uomo del vescovo di Pavia o chicchessia) da quelli che erano soliti pagarlo al tempo del precedente duca e insiste che egli deve procurare che ciò avvenga, perchè altrimenti ci rimette del suo.

[ 496v] Vicario Belziossi.
Più volte havimo ordinato et scripto ch'el nostro oficiale del porto del Pissarelo sia pagato per queli ch'el solevano pagare al tempo del duca passato, e pur finna mò non n'è facto niente. Pertanto novamente te commettiamo, e senza altra replicatione de nostre, debbi providere che per queli che per lo passato sonno usati far simile pagamento, voglia chi sia el portinaro del dicto porto, vogliamo che siano l'homini de monsignore de Pavia, o chi se sia, venga el dicto nostro officiale ad essere pagato, cossì per lo passato, como per lo havenire. Et fazalo in tale modo che più non habiamo materia de più scrivere sopra ciò, perchè se gravaressemo de ti. Ex castris nostris apud Gaydum, die xxviii iullii 1453.
Ser Iacobus.
Iohannes.