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2313. Francesco Sforza a Bolognino de Attendolis (1453 luglio 30 "apud Gaydum").

Francesco Sforza vuole che Bolognino de Attendolis, ad evitare lamentele circa la detenzione di Simone, famiglio dell'abbate di Lardirago, lo faccia subito interrogare circal'oggetto della sua imputazione in presenza di Francesco Maletta, dandogli poi comunicazione di quanto cavatone.

Magnifico Bolognino de Attendolis.
A ciò che alcuno non se possa lamentare dela detentione de Simone, familio del'abbate de Lardirago, volimo che subito tu facii venire lì in castello Francischo Maletta et in presentia sua faray examinare el dicto Simone sula materia per la quale è stato sustenuto. Et volimo che gli sia presente el dicto Francescho perchè n'è stato allegato suspecto in questo, sichè, in sua presentia, cavaritine quanto se ne potrà cavare per la verità et de quanto trovarite avisaritece per vostre lettere del vero. Data in castris nostris apud Gaidum, die xxx iulii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.