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2315. Francesco Sforza al luogotenente, al podestà e agli ufficiali di Tortona (1453 luglio 30 "apud Gaydum").

Francesco Sforza raccomanda al luogotenente, al podestà e agli ufficiali di Tortona di fare, nel rispetto della giustizia, i fratelli, che al pari del defunto, Francesco Gentile, sempre fedele e morto ai suoi servizi, sono fedeli e buoni servitori.

Locuntenenti, potestati et ceteris officialibus Terdone.
Perché el nobile quondam Francesco Gentile, citadino de quella cità, sempre fin ch'el vixi, l'havemo trovato fidele et prompto ali servicii nostri, nele quale è morto, sempre l'havemo caro et amato et luy et tuti li soi fratelli, quali anchora ne sonno fideli et boni servitori, como ne pare el merito et debito rechieda, et così anchora gli havimo per cari, pertanto ve li recomandiamo che in tute le cose occorrerano gli faciati quelli boni tractamenti et favori ve seranno possibili con honore vostro, non facendo però iniustitia ad alcuna persona. Data in castris nostris felicibus apud Gaydum, die xxx iulii MCCCCLIII.
Marcus.
Cichus.