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265. Francesco Sforza al vescovo e al clero di Lodi 1452 marzo 2 Milano.

Francesco Sforza comunica al vescovo e al clero di Lodi che, inteso da Francesco Maletta l'impossibilità di avere la somma richiesta, ha ridotto la cifra a duecento ducati.

[ 52v] Reverendo episcopo et toti clero Laudensi.
Havimo inteso pienamente per relatione de Francisco Maletta, nostro secretario, quanto ce havite mandato ad significare per li vostri messi circa le excusatione dele inhabilità de quello chiericato ad pagare la somma deli denari per noi rechiesti in subventione, et cetera; per la qual cosa noy havimo moderato et reducta la dicta somma ala quantità de ducento ducati d'oro et parne havervi usato humanità assai et havuto più respecto et reguardo a quello chiericato che a veruno altro de città che habiamo. Pertanto confortiamo et caricamo la reverentia vostra perché subito voglia fare congregare dicto chiricato et fare el debito compartito deli dicti denari et mectere modo et forma ala exactione cum li opportuni vostri remedii, como per altre sete informati, per modo che infra dece o dodeci dì al più tardi se possiamo valere de dicti ducati CC, advisandovi che fine adesso li havimo assignati per cosa importante al stato nostro, siché da noi non expectate più lettere in questa materia, perché questa è firma nostra deliberatione. Mediolani, ii martii 1452.
Christoforus Maletta.
Cichus.