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401. Francesco Sforza a Luchina dal Verme 1452 aprile 6 Milano.

Francesco Sforza sollecita Luchina dal Verme a non concedere a quelli di Pizzocorno la protezione richiesta per non concorrere, come avvenuto per il passato, al pagamento delle tasse e di altri oneri con gli abitanti di Montesegale.

[ 91r] Domine Luchine de Verme.
Havendo noy havute pių querele dali homini nostri da Monte Sagale che quelli da Pizo de Corno non gli aiutano in li carichi cossė dele tasse como dele altre occurrentie, segondo l'usato e debito, havimo facto vedere quanto ne vole ragione, et trovamo che gli sono obligati ad contribuire per rata, e cossė se trovano descripti tucti in uno quinternecto, ma si mantelano essi da Piz de Corno sotto voy in modo che non vorriano pagare; che seria uno guastare il facto nostro et anche la disfatione de dicti da Monte Segala. Per la qual cosa vi confortiamo ad non volere patire questo, anzi lassare distribuire li carichi segondo l'usato et serano pių sopportabili. Et in questo non vogliate mantellare essi da Piz de Corno, che seria tucto nostro preiudicio, et anche volimo che omnino se servi l'ordini consueti. Mediolani, vi aprelis 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.