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465. Francesco Sforza al vescovo di Lodi 1452 aprile 20 Milano.

Francesco Sforza vuole che il vescovo di Lodi, vista la condizione delle monache del monastero di San Giovanni Battista, non pretenda da loro alcun contributo per il sussidio imposto.

[ 104v] Reverendo in Christo patri et domino carissimo nostro domino Andree Dei gratia episcopo Laudensi.
Reverende in Christo pater et domine carissime noster, la abbatissa et monache di Sancto Iohanne Baptista di quella nostra cità ne hanno facto dire che le gravate vuy et el clericato de quella nostra cità a pagare trenta libre per lo subsidio richiesto per nuy al dicto clericato, quali gli tochano per la sua rata parte; et perché dicte abbatessa et monache sonno done honeste de bona vita et che vivano de elimosine, et considerato questa esser una minima cossa, ve confortiamo et charicamo voglati ordinare che dicte donne non siano molestate per questa casone et dicte trenta libre distribuirle per lo dicto clericato como ve parerà perché, secundo stiamo informati, sonno inhabile ad pagare et supportare questo carigho. Data Mediolani, die xx aprilis MCCCCLII.
Marchus.
Iohannes.