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632. Francesco Sforza a Pietro da Norcia 1452 maggio 20 Lodi Vecchio.

Francesco Sforza, inteso quanto da Pietro da Norcia, luogotenente di Lodi, ha scritto sul carico delle lance, vuole che Merigo disponga per il trasporto nella rocca di Pizzighettone, consegnandole solo a chi sarà indicato dal duca, o condottiero o squadriero di qua dall'Adda, come pure cinquanta lance a Giovanni Caimo per i provisionati. Si faccia dare una lista dei carrettieri che saranno scortati fino a Castiglione da una squadra di Bartolomeo del Meno. Si lascino a Lodi quattrocento lance da cavallo e trecento da piede.

[ 143r] Domino Petro de Nursia, locuntenenti Laude, et Iohanni Merige de Cottignola.
Havemo inteso quanto ne haveti scripto del facto delle lance, quale haveti facto caricare, et cetera; dicemo che molto ne piace. De che dicemo che ti, Zohanne Merigo, vogli subito a(r)marte con le dicte et farle conduere ad Pizigitone et li ad Pizighitone farale scarcare et mettere dentro della rocha et resteray lì con le dicte lance et non ne daray ad nissuno se non ad quelli che scriveremo nuy che siano date, salvo se'I fusse alcuno conductiero o squadrero de quelli sonno de qua d'Adda che non havesse lance, semo contenti gli le daghi; et similiter volemo che daghi lance cinquanta ad Zohanne Caymo perchè le daghi ad quelli provisionati nostri, et volemo che te fazi dare una lista delli caratori de quello doveranno havere della conducitura la quale ne manderay per li dicti caratori et nuy li farimo pagare qua. Ma perchè dicti caratori non (a) recevessino danno volemo che messer Pero et ti pigliati la squadra delli provisionati de Bartholomio del Meno et fati che acompagnino dicti caratori da Lodi per fino ad Castiglione. Et cussi, nel ritornare loro, vedi che qualchi homini d'arme li fazino compagnia da Castiglione per fino appresso Lodi. Et volimo che, inanti te parti da Lodi con le dicte lance per andare con loro ad Pizighitone, che lassi li ad Lodi quatrocento lance da cavalo et tricento da piedi et advisane poy de quanto haveray seguito. In Laude Veteri, xx maii 1452.
Ser Iohannes.
Signata Iohannes.

(a) Segue recesseno depennato.