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638. Francesco Sforza a Pietro da Norcia 1452 maggio 30 "ex villa Aquenigre".

Francesco Sforza scrive a Pietro da Norcia, luogotenente di Lodi, di aver integrato la guardia per l'Adda con uomini di Castione, Codogno, Casale e Camairago che si recheranno da lui a Lodi. Ha ingiunto a quelli dei paesi del vescovato di sotto e a Giacomo d'Arquata di ritornare a casa perchè è importante che il paese non resti sguarnito.

Domino Petro de Nursia, locuntenenti Laude.
Havemo intesi alcuni ordini haveti dati nella guardia de Adda, quali non sono così ad compimento como saria il bisogno; et però nuy havemo havuti qui et parlato cum li homini de Castione, de Codogno et Casale et Camayragho, li quali haveti informati de parere nostro et gli havemo comandato che vengano da vuy ad Lodi. Et havemo scripto ad Francesco di Zorzi per la copia inclusa in questa, volemo che, dati haveriti questi ordini, (a) commandati che caduno del Vescovato de socto torni ad habitare in le ville, che non gli mancha nissuno, perchè ne pare manchamento desabitare lo paese, et non bisogni; sichè havendo Iacomo d'Arquà cum vuy deliberato et exequati tuto vi parerà necessario, advisandone de quanto haveray sequito, et che per ogni modo el paese se habiti. In Villa Aquenigre, xxx maii 1452.
Cichus.

(a) Segue in le ville depennato.