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840. Francesco Sforza al provveditore della Geradadda 1452 agosto 31 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza, in conformità della decisione del provveditore della Geradadda, gli comunica un eguale provvedimento a danno dei suoi sudditi di annullamento di ogni salvacondotto per cui, alla scadenza del termine del contromando, esso sarà del tutto inefficace.

[ 203v] Provisori GIaree Abdue.
Spectabilis vir, perché la vostra illustre signoria ha revocato tucti li salviconducti concessi ali subditi nostri ne pare conveniente che anchora nuy faciamo el simile ali vostri. Adunche per vigore dela presente lettera ex nunc revocamo et anullamo tucti li salviconducti che se troveno essere concessi per nuy, overo a nostro nome, ad qualunche subditi dela prefata signoria, così ecclesiastici como seculari, soldati, citadini et cadun altro in genere et in specie, de potere stare, habitare, lavorare, agriculturare, cazare et fare qualunche exercitio et mestiero, ita et taliter che, spirato el termino de contramando sine desdicta, quale se contene in li salviconducti, quale spiratione volemo se commenzi el dì che questa nostra lettera ve serà presentata, li dicti salviconducti se intendano essere rocti et anullati in tucto et non si possino più usare. Siché ve ne havemo vogliuto avisare. Data in castris nostris felicibus apud Quinzanum, ultimo augusti 1452.
Triplicata.
Irius.
Cichus.