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873. Francesco Sforza al vescovo di Lodi (1452 settembre 8 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza vuole che il vescovo di Lodi privi dei benefici di San Andrea e Siliastro, di un beneficio clericale e la chiesa di San Nicolino, prete Giovanni Pietro da Sommariva e prete Nicola Dragone qualora non tornassero da terre nemiche entro breve tempo.

Domino episcopo Laudensi.
Havimo inteso che uno prete Iohanne Pedro da Summarippa et prete Nicolao Dragone, quali goldeno in quella cità li beneficii da Sancto Andrea et Siliastro et uno beneficio clericale et la chiesa de Sancto Nicolino, se sonno absentati de quella nostra cità senza nostra licentia né de alcuni nostri officiali et andati in le terre deli inimici nostri, dove porriano tractare dele cose contra el stato nostro; la qual cosa non ne pare, né volimo comportarglila. Pertanto ve confortiamo che infra uno termine competente debiano repatriare et venire ad fare residentia ali dicti soy beneficii, altramente che stianno privati d'essi. Et così, non venendo fra el termine gli constrenzeriti, gli privati non venendo et non ubedendo ali vostri commandamenti, secundo che la rasone vole et rechiede. Data ut supra.
Marchus.
Cichus.