Registro n. 13 precedente | 103 di 1330 | successivo

103. Francesco Sforza a Battista Visconti 1452 gennaio 24 Milano

Francesco Sforza scrive a Battista Visconti, capitano del distretto di Novara, che deve farsi restituire la mula tolta ai suoi famigli dai saccomanni presi con quattro cavalli carichi di grano. Li lasci andare avvertendoli che, se recidivi, non saranno perdonati. Vuole che, individuati i soldati che commettono tali frodi, faccia trattenere le loro tasse. Farà pure punire chi troverà in difetto, mentre lui scriverà a quelli da Sanseverino per ammonirli.

[ 34v] Baptiste de Vicecomitibus, capitaneo districtus Novariensis.
Inteso quanto per le toe littere ne hay scripto de quelli sacomani hay preso con cavalli quattro de grano carichi, quali tolsero là la mula alli toy famigli, ti dicimo, respondendo, che debbi fare ch'essi sacomani ti restituiscano la dicta mula ad ogni modo, et puoy per certo respecto vogliamo li debbi rellaxare, admonendoli ad guardarse per l'avenire, perché un'altra volta non gli la perdonarimo. Et cossì, havutala dicta mula, vogliamo la restituischi ad quello a chi la tolsero essi tuoy famigli. Preterea vogliamo bene che te sforzi de sapere chiaramente chi sonno quelli soldati che commetteno dicte froxe, et a tucti quelli che trovaray veramente habiano commesso esse froxe, siamo contenti, et cossì te commettiamo, che li faci retenire le soe taxe, adcioché habiano casone de restare. Et etiam punirali quelli che troveray in defecto et poderay havere nelle mano toe, avisandoti però che nuy scrivemo a quelli da Sanseverino per modo siamo certi intendarano. Data Mediolani, die xxiiii ianuarii 1452.
Cichus.