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1086. Francesco Sforza a Raynaldo Dresnay 1453 gennaio 22 Milano

Francesco Sforza comunica a Raynaldo Dresnay, milite, regio luogotenente e governatore di Asti, che sono stati da lui Luigi, suo oratore e cappellano, e Giovanni Amadeo e così ha saputo come vanno le cose circa l'accordo con quei di Monferrato, e ha pure appreso quanto lui (balivo) si interessi delle vicende sforzesche e come Luigi e Amadeo si affannino per i fatti del duca, per cui lo esorta a credere in tutto a quello che essi e anche il suo famiglio Iob da Palazzo gli diranno.

Magnifico tanquam fratri et amico nostro carissimo domino Raynaldo Dresnay, militi, regio locontenenti et gubernatori Astensi.
Sonno stati qua da nuy misser Aluyse, vostro capellano et oratore, et cossì Iohanne Amideo, notario, et inteso quello hanno dicto et praticato circalo accordio delli signori de Monferrato. Vedemo che la magnificentia vostra dura tanta fatiga per li facti nostri et cum tale cordiale affectione se adopera in tucte le nostre facende et cum tale caldeza che gli remanemo per sempre obligatissimi, [ 398v] benché la magnificentia vostra, facendo per nuy, fa per se stessa, perché de tucto quello havemo et haveremo, vogliamo et intendiamo ne possa vostra magnificentia fare et disponere, como possiamo nuy stessi. Li predicti domini Aluyse e Iohanne Amideo se adoperano et affatigano in questo facto volontera. Trovano (a) informati della mente nostra, siché non ne accade dire altro, se non che la magnificentia vostra creda aloro quanto a nuy proprii, et con loro remandiamo Iob, nostro fameglio, informato ancora della mente nostra. Mediolani, xxii ianuarii 1453.
Leonardus.
Cichus.


(a) Così in A.