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1206. Francesco Sforza al podestà di Alessandria 1453 febbraio 23 Milano

Francesco Sforza assicura il podestà di Alessandria d'aver ricevuto la sua lettera in cui fa presente della mancanza di frumento e strami e accenna ai fanti tolti da Bartolomeo da Bologna, da Bartolomeo da Messina e da Luca Schiavo. Per la provvisione di frumento ha scritto a Ottone da Mandello, a Sale, al Catellazzo, e altrove e si dice certo che ne arriverà. Quanto agli strami, non ce n'è, ma interverrà quanto prima per tacitare il malcontento dei cittadini e dei soldati. Per quel che riguarda i fanti tolti, si accordi con il luogotenente e dica ai conestabili di curare che non manchi mai la guardia.

Nobili viro potestati Alexandrie, nostro dilecto.
Havimo recevuto la toalettera de dì xviiii del presente, per la quale ne scrivi circa tre cose: prima, circa il mancamento del frumento, puoy, secondariamente, del mancamento delli strami et malcontenteza de quelli nostri citadini, appresso delli fanti hanno tolti [ 448v] Bartholomeo da Bologna, Bartholomeo da Missina et Lucha Schiavo, quali sonno fugiti dal signore Guilielmo. Alla quale respondendo, commendandoti delli recordi et advisi ne fay, che per supplire al bisogno del populo et per non fare la descriptione delli frumenti, scrivemo ad domino Otto da Mandello, a Salli, al Castellazo et ad alcuni altri che mandano lì del loro frumento ad vendere, el che siamo certi exequirano, siché poderay intenderti col nostro locotenente lì et poderay confortare chi fosse de mala voglia, perché a questo sarà provisto opportunamente. Alla parte delli strami, dicimo siamo certi che non ce ne sia, et che quelli nostri citadini non sianno troppo di bona voglia per le graveze che hanno, delle quale a nuy rencresce molto. Benché per le conditione seguite non havimo possuto fare altramente, pur provederimo prestissimo al facto del dicto strame, siché dicti nostri citadini remanerano contenti et anche li nostri soldati. Ne è piaciuto quanto haveti facto in fin a mò in fare del dicto strame et ti ne commendiamo. Alla parte delli fanti tolti per li prenominati nostri conestaveli, dicimo che, intendendote col prefato nostro locontenente, admoniray dicti conestaveli che non abandonano laloro guardia et che habiano advertentia in torre dicti fanti, siché non possano fir inganati né factogli veruno mancamento. Data Mediolani, die 23 februarii 1453.
Bonifacius.
Iohannes.