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215. Francesco Sforza all'abate di Precipiano tortonese e all'abate Di San Pietro di Mola tortonese 1452 febbraio 27 Milano

Francesco Sforza sollecita l'abate di Precipiano tortonese a pagare per la tassa del bue grasso cinquanta ducati d'oro all'economo ducale Giovanni Tarazo.

Domino abbati Precipiani Terdonensi.
Voy sapete che sete debitore della Camera nostra per lo bove grasso del'anno presente de ducati cinquanta d'oro, como per altre nostre vi habiamo scripto, li quali denari pare che fina qui non habiate facta altra stima de pagare, non obstante che più volte ne setti stato rechiesto per lo nostro iconimo lì, de che molto ne maravigliamo. Per la qual cosa vi carichamo et stringemo che, subito veduto le presente, debiate numerare al dicto nostro iconimo, cioè Iohanne Tarazo, presente exhibitore, li dicti ducati cinquanta, il quale li ha ad dare ad un nostro messo per cose importune. Et in questo non fareti più dilatione né obiecto alcuno, altramente ne darete materia de fare dele cose che non ve piacerano. Ex Mediolano, xxvii februarii 1452.
Cristoforus Franciscus.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit abbati Sancti Petri de Mola Terdonensi de ducatis viginti. Data Mediolani, die suprascripta.
Cristoforus Franciscus.
Cichus.