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299. Francesco Sforza al podestà di Novara 1452 marzo 23 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà di Novara di non procedere contro Giacomo Suardo che rigettal'accusa mossagli dal governatore di Vercelli, a richiesta di Cristoforo Zocolaro, di aver sottratto ingiustamente della roba a costui.

Egregio viro potestati Novarie carissimo nostro.
Benché per nostre littere de dì xviii del presente ti scrivessimo, como alhora podesti intendere per lamenta che ve faceva il governatore de Vercelli, ad instantia [ 93r] de uno Christoforo Zocholaro, quale se tene iniuriato in alcuna soa robba da Iacomo Suardo, officiale delle bollete di quella nostra città, nondimanco, perché dicto Iacomo s'è agravato qua da noy et dice volere mantenire non havere facto cosa alcuna indebita, siamo contenti et cossì ti commettiamo che non procedi in cosa alcuna contraluy se noy non te scrivemo altro in contrario. Data Mediolani, die xxiiii marcii 1452.
Bonifacius.
Cichus.