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374. Francesco Sforza al podestà di Tortona 1452 aprile 18 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà di Tortona che se il tortonese Gerardo Boccalaro giura di essere creditore di alcune cose da Domenico da Parma, compagno di Bartolomeo Colleoni, gli lasci il possesso del cavallo e dell'armatura dalui sequestrati. Quanto a Francesco Melzo, ora trattenuto in prigione solo per il salario e la spesa fatta dopo l'incarcerazione, vuole che gli amministri giustizia con rito sommario in modo che poi vada dove gli comanderà il suo capitano.

[ 122r] Nobili viro potestati Terdone dilecto nostro.
Intendiamo che Gilardo Bocchalaro de quella nostra città ha sequestrato, seu tolto in sì uno cavallo et una armatura de Domenico da Parma, compagno del magnifico Bartholomeo Coglione, per soa secureza de alcune cose che dice havere date al dicto Domenico. Et perché dicto Domenico non è al presente lì, vogliamo debbi dare il sacramento al dicto Gerardo, et se per lo suo sacramento giurarà dovere havere cosa alcuna dal predicto Domenico, siamo contenti ello sia satisfacto della robba soa, como è debito et cosa iusta. Apresso siamo contenti che dapoy che Francisco da Melfo è libero della presona et non è retenuto si non per lo salario et spesa facta dappoy ello è in presone, che circha questo facto tu gli debie ministrare et fare rasone sumaria et expedita, adciochè iuste et debite non habialicita casone querelarse de ti veruna delle parte predicte. Et sforzate fare prestissimo, perché lo dicto Francisco possa andare dove gli serà commandato per lo dicto suo capitaneo. Data Mediolani, die xviii aprilis 1452.
Zanninus.
Iohannes.