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457. Francesco Sforza al referendario di Novara 1452 maggio 5 Milano

Francesco Sforza informa il referendario di Novara di aver scritto al podestà e al capitano della città per l'eccesso commesso dai famigli del capitano togliendogli il cittadino che non aveva pagato il dazio del vino da minuto. Intervenga perché podestà e capitano eseguano quanto il duca ha loro comandato. Se in futuro si ripetesse, lo avvisi immediatamente.

Referendario nostro Novarie.
Havendo inteso per toe littere lo excesso commesso per Ii famigli del capitaneo della cittadella nostralì in torre quello cittadino haviva contrafacto al datio del vino da minuto di quella nostra città al'officio tuo, habiamo scripto aluy et al potestà ancora in opportuna forma et commandato, per quanto hanno carala gratia nostra, non presumano in l'avenire lassare commettere tali excessi. Il perché volemo che, havuta questa, debbi commandare ad essi potestate et capitaneo exequisseno quanto gli habiamo scripto et se in l'haveniro ardirano de incidere in simile errore, subito ne debbi avisare. Perhò disponiamo di fargli la debita provisione, né in questo, per quanto hay cara la gratia nostra, (a) non lassi intervenga alcuno fallo. Data Mediolani, die v maii 1452.
Antonius.
Bartholomeus.
Cichus.


(a) Segue nostro depennato.