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58. Francesco Sforza a Francesco Capra 1452 gennaio 14 Lodi

Francesco Sforza loda Francesco Capra per quello che ha fatto con Giacomo dalla Rocca e suo figlio. Vuole che ammonisca i fanti a comportarsi costumatamente con quei gentiluomini in modo che da amici non si facciano nemici. Ogni suo intento deve essere rivolto alla cattura di Filippo Spinola e suoi adepti. Per metterlo in maggiori difficoltà, faccia fare qualche bastita in modo che sia guardato a vista. Tenga presente che non verrà spostato di lì fino a che Filippo sarà catturato. Giornalmente lo informi delle bastite e di quanto fa.

Francisco dela Capra.
Havimo recevuto le toe littere de dì vi del presente, per le quale restiamo advisati de quanto hay operato con Iacomo dalla Rocha et cum il figliolo, et quanto etiandio per ti è agitato in quelle parte, el che tucto ne piace et ti ne commendiamo et non accade farti altra resposta, ma bene di novo te ricordamo che debi admonire quelli fanti et quelli nostri sonno dellà ad vivere costumatamente et diportarsi honestamente con quelli zintilhomini, siché non faciano deli amici inimici, la qualcosa ne seria molestissima et insupportabile, per li quali fanti credimo horamay haveray recevuto quelli cento ducati, quali ordinassemo a Conrado et a ti, li quali te ha mandato esso Conrado secondo che per le soe ne scrive. Vogliamo insuper che con ogni tuo studio et diligentia et cum ogni tuo pensiero procedi alla impresa contra a Filippo Spinula et contrali suoy sequaci, siché ne vediamo la totale consumptione soa [ 23v] contra il quale faray como per altre nostre littere debi havere inteso. Et perché meglio se possa mettere in distrecto et in obsidione, ti dicimo che faci fare qualche bastite dove meglio te parirà, per le quale romanga totalmente astrecto; et vogliamo che faci bene guardare circumquaque, siché non se ne possa andare, perché deliberamo omnino haverlo nelle mano, né dala impresa vogliamo che te parti finchè non l'hay posta ad executione. Siché fa' in ciò non proceda manchamento veruno, imo fa' per modo che da nuy ne reporti honore, commendatione et laude. Et de tucto quanto faray dietim et del'ordine haveray posto in far fare le bastite, vogliamo che per le toe ne debbi advisare. Data Laude, die xiiii ianuarii 1452.
Cichus.