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585. Francesco Sforza a Giovanni della Noce 1452 agosto 17 apud Quinzanum

Francesco Sforza comunica a Giovanni della Noce di aver ricevuto le sue lettere e si dice contento per quello che gli ha riferito sul comportamento dei gentiluomini di Incisa, ai quali pur lui ha scritto assicurandoli che, qualunque sarà l'esito delle trattative, recupereranno le terre e cose loro. Lo ringrazia per quanto in cifra gli ha fatto sapere di quel tale amico.

Domino Iohanni della Nuce.
In li dì passati havimo ricevuto più vostre littere et inteso quanto ne haveti scripto delle cose delà: del tucto remanimo a compimento advisati. Ne piace havere inteso quanto se siano bene deportati quelli zintilhomini de Incisa. Nuy gli havimo scripto molto gratamente; vogliateli confortare che stiano de bona voglia et che non [ 203v] dubitano de cosa alcuna, perché, o pace o tregha che segua fra nuy et lo signore Guilielmo, farimo che loro rehaverano le terre et cose loro, et ultra ciò farimo in modo che gli parerà havere guadagnato et non perduto.
Circha il facto de quello amico ne scriveti in zifra, haverimo bona advertentia, certificandove che havemo havuto carissimo tale vostro adviso.
Alla parte del vostro fameglio dicimo, che è bene vero luy fo altra volta da nuy, ma puoy non l'havimo veduto. Data in felicibus castris nostris apud Quinzanum, die xvii augusti 1452.
Persanctes.
Cichus.