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592. Francesco Sforza ai marchesi di Incisa 1452 agosto 22 apud Quinzanum

Francesco Sforza, rispondendo alle loro lettere, accerta i marchesi di Incisa che comunque andranno le trattative non scorderà quanto hanno patito per la novità del signore Guilielmo. Farà in modo che essi riottengano le cose lore e anche quelle del compagno. Giovanni della Noce parlarà loro delle cose di Francia.

Marchionibus Incisie.
Havimo recevuto più vostre lettere, et inteso quanto ne haveti scripto del damno che haveti ricevuto in questa novità del signore Guilielmo et che, venendo nuy ad accordio alcuno cum luy, habiamo in memorialo facto vostro. Al che, respondendo, dicemo che del damno vostro semo certi ancora più che vuy non scriveti, che nuy vogliamo havere in memorialo facto vostro. Dicimo che ve dati bona voglia et non dubitati che accordio, treuga o guerra che habia a seguire fra nuy et lo dicto signore Guilielmo, farimo che per ogni modo rehaveati le cose vostre et ancora de quello del compagno, como per altre nostre ve havimo scripto in li dì passati, attesa l'ardentissima et sincerrima fede et devotione vostra verso nuy et lo stato nostro, como sempre havimo conosciuto per effecto, et maxime in la presente novità del signore Guilielmo. Et benché siamo certi che non bisogne, ve confortiamo a stare di bona voglia, como havimo dicto, et fare, como havimo speranza in vuy, perché le cose nostre sonno drizate in modo che ve parerà habiamo vinto et de qua et dellà. Delle cose de Franza non dicemo altro, perché ne sentireti a pieno da domino Zohanne della Nuce. Ex felicissimo exercitu nostro apud Quinzanum, die xxii augusti 1452.
Persanctes.
Iohannes.