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678. Francesco Sforza richiama a Sceva de Curte 1452 settembre 14 apud Quinzanum

Francesco Sforza richiama a Sceva de Curte con quanta accortezza, discrezione e prudenza deve condurre la trattativa per un accordo tra il doge di Genova e Giovanni Filippo Fieschi, non desiderando i cittadini di Genova (ad eccezione del doge) che Zohanne Filippo havesse male.

Domino Sceve de Curte.
Benché ne pare (a) havervi assay a compimento dicto como haveti a tractare la materia dello accordio fralo illustre signor duxe de Zenova et lo magnifico domino Zohanne Filippo dal Fiescho, tamen ve ricordiamo che vogliate parlare cum multa discretione et prudentia cum lo signore duxe et cum altri, perché quasi tucti li principali citadini de Zenova non vorriano per niente che Zohanne Filippo havesse male, excepto il duxe cum alcuni soy amici, siché è necessario ve governati cum grande prudentia per fare questo accordio, assexto fraloro, et guardati molto bene con chi parlate ch'el vostro parlare cum terza persona non guasti la cosa. Sapeti mò quello haveti a fare per mettere bona pace et accordio fraloro, como saria nostra intentione. Ex castris apud Quinzanum, die xiiii septembris 1452, hora iiii noctis. (b)
Zanninus.
Cichus.


(a) ne pare in interlinea.
(b) A margine: Replicata die 19 septembris.