Registro n. 13 precedente | 700 di 1330 | successivo

701. Francesco Sforza a Giovanni Matteo Bottigella 1452 settembre 22 apud Lenum

Francesco Sforza conferma a Giovanni Matteo Bottigella d'aver inteso dalla sualettera del diciotto del mese quello che ha detto a messer Sancorte circa speranza che si ha nel re di Francia e delle lettere di Guglielmo di Monferrato al podestà di Felizano per sollecitare Sancorte ad attenderlo lì intendendo parlargli e che non ha voluto presentare.

[ 254v] Iohannimatheo Butigelle.
Havemo veduto quanto ne scrivi per una tua de dì xviii del presente, de quello hay dicto a monsignore de Sancorte, della speranza che nuy havemo in la mayestà del re de Franza et delle lictere scrivene el signore Guilielmo al potestate de Felizano per confortare monsignore che aspectasse a Felizano, perché gli voleva parlare, la quale non gli ha volute lassare (a) presentare. Del tucto restamo advisati, et commendiamote summamente de quanto hay facto, siché non dicemo altro. Ex castris nostris felicibus apud Lenum, die xxii septembris 1452.
Iacobo Rivoltella.
Cichus.


(a) lassare in interlinea.