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725. Francesco Sforza al castellano della fortezza del Castellazzo 1452 settembre 25 apud Lenum

Francesco Sforza assicura il castellano della fortezza del Castellazzo di aver scritto ai Maestri delle entrate e al referendario di Alessandria di intervenire per la riparazione del muro danneggiato dal terremoto, e alui raccomanda di fare buona guardia diffidando di tutti. Lo assicura che, se potrà prendere Simonino Ghilino, gli farà giustizia per quello da lui denunciato e anche per altro.Vuole, però, che, soprattutto, si liberi di Stefano da Trezzo.

Fideli dilecto nostro castellano roche nostre Castellacii.
Havimo recevuto le toe littere, alle quale respondendo et primo, alla parte de fare reconzare el muro de quella rocha el quale sta periculosamente, siando crepato per lo terremoto, hay facto bene a ricordarcello, avisandote che havimo scripto opportunamente alli Magistrl del'intrate nostre che subito gli fazano fare provisione et similiter al referendario de Alexandria in modo che lo farano; tu autem attende a bona guardie e non te fidare de niuno acciochè tu non fosse inganato. Alla parte de Symonino Ghilino, se lo poterimo havere in le mane, gli farimo fare ragione et de quello che tu ne scrivi, e d'altro; ma sopral'altre cose ad nuy non pare che tu debbi retenire più quello Stefano da Trezo el quale altre volte stete cum luy anci, lo debbi licentiare per bono respecto, non obstante che credimo bene ch'el sia valente homo. Ex castris nostris apud Lenum, die xxv septembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.