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781. Francesco Sforza a Lancillotto da Figino 1452 ottobre 7 apud Lenum

Francesco Sforza dice a Lancillotto da Figino di aver preso atto della buona disposizione del Balivo verso di lui e lo stato sforzesco e lo ringrazia per l'informazione a proposito di quelli che da Alessandria se ne sono andati nelle terre di Guglielmo di Monferrato. A Giorgio di Annone, luogotenente di Alessandria, ha precisato come comportarsi con loro. Per la richiesta di fanti fatta dal Balivo, il duca risponde che non è in grado di intervenire; devono perciò aiutarsi come possono. Gli mandi i nomi degli ostaggi dal Castellazzo e promette a Lancillotto che presto avrà il suo salario.

Nobili familiari nostro dilecto Lanzalocto de Figino.
Havemo recevute doe toe littere, l'una de dì xxviiii del passato, l'altra de dì tri del presente, et veduto quanto per quelle ne scrivi della optima dispositione del magnifico Bayli verso nuy et lo stato nostro, della deliberatione presa per li nostri conducteri et gente d'arme sonno dellà de prestarli obedientia et fargli ogni acconzo per li suoy progressi et successi dellà, et cetera. Alla quale, respondendote, te commendamo della diligentia et solicitudine toa a darce tali advisi, et cossì te confortamo vogli continuamente avisarce de quanto seguirà et secondo succederano le cose dal canto dellà che non ne porresti fare cosa alcuna più grata, siché per questa non se extendimo più ultra.
L'adviso che ne hay dato de quelli sonno partiti de Alexandria et andati in le terre del signore Guilielmo ne è stato molto caro et te ne laudamo e commendamo quanto se possa, et a Zorzo, nostro locotenente lì in Alexandria, scrivemo quanto habbia ad sequire in questo facto et del modo che luy de' servare, siché per questa non replicamo altro.
Alla parte di fanti che vorria el magnifico Bayli, dicemo che nuy al presente non havemo el modo de potere mandare fanti là, siché bisogna se facia como se pò.
Per lo primo venerà in qua, ne manda el nome (a) de quelli obstagii dal Castellazo.
Di bovi non hay comperati, perché non se ne retrovano, ne restamo avisati et non dicimo altro, se non che vogli stare suso l'adviso s'eI se ne trova da vendere et che li compri, como te havemo scripto.
Fra pochi dì te provederimo (b) per lo vivere tuo, in modo che remaneray ben contento. Ex castris apud Lenum, die vii octobris 1452.
Iacobus Rivoltella.
Iohannes.


(a) Segue de quelli depennato.
(b) Segue provederimo depennato.