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787. Francesco Sforza a Moretto da Sannazzaro, Sagramoro da Palmia, Giovanni Anguissola, Giovanni de Sipiono, Antonello de Burgo 1452 ottobre 9 apud Lenum

Francesco Sforza esorta il milite Moretto da Sannazzaro, Sagramoro da Palmia, il conte Giovanni Anguissola, Giovanni de Sipiono, Antonello de Burgo, condottieri ducali, di stare di buon animo, perché, come meglio li informerà Nicolò, sua massima preoccupazione è di ottenere da Genova i danari per accontentarli.

Spectabilibus et strenuis domino Moretto de Sanctonazario, militi, Sacramoro de Palmia, comiti Iohanni de Angussolis, Iohanni de Sipiono, Antonello de Burgo, armorum ductoribus, dilectissimis nostris.
Havimo inteso quanto Nicolao da Corte, vostro messo, ne ha dicto per parte vostra circa il facto delli denari vostri, al che respondendo vi dicimo che ve debiate dare di bona voglia, perché nuy non attendimo ad altro che ad recuperare denari a Zenova, como da esso Nicolò più pienamente informato da nuy vuy intendereti, dove subito ve provederimo per modo che sareti contenti de nuy. Siché dative de bona voglia et confortative perché presto vi contentarimo. Ex castris nostris felicibus apud Lenum, die viiii octobris 1452.
Bonifacius.
Cichus.