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827. Francesco Sforza a Filippo Confalonieri 1452 ottobre 15 apud Lenum

Francesco Sforza dice a Filippo Confalonieri, commissario di Tortona, di aver ricevuto la sualettera con la notizia di aver fatto, per disposizione di Bianca Maria, ritorno a Tortona, e con l'attestazione della devozione che egli nutre verso lui e il suo stato, cosa pur di recente comprovata. Si dice contento che permangalì al governo della città, curandone la sua conservazione, e lo informa di aver richiamato Pietro dalonate intendendo destinarlo altrove.

Spectabili militi domino Filippo de Confanoneriis, commissario nostro dilecto Terdone.
Havimo recevuto la vostra lettera de dì *** del presente per la quale ne scriveti della retornatalà a Terdona per commissione della illustrissima madona nostra consorte, et della singulare devotione e fede quale haveti a nuy et a stato nostro. Al che, respondendo, vi dicimo che molto ne piace et ne commendiamo grandemente la prefata devotione e fede vostra, la quale a nuy non è cosa nova, perché l'habiamo dudum experimentata, et siamo certi che non altramente haveti caro l'honore et bene nostro quanto il vostro medesmo, dove remanemo contenti che restiati lì al governo e cura di quella nostra città, et charicamove che cum ogni studio e diligentia vostra vuy attendati alla conservatione d'essa (a) per modo che non possa occorrere veruno sinistro, né mancamento, avisandove che per l'alligata revocamo a nuy Petro dalonate, quale era stato mandato là per l'absentia vostra, et operarimolo altroe dove serà più necessario. Siché attendereti vigilantemente, como soleti fare, alla conservatione d'essa nostra città per modo che ne reportiate da nuy commendatione et laude, como speramo. Ex castris nostris apud Lenum, die xv octobris 1452.
Iohannes.


(a) Segue città depennata.