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960. Francesco Sforza al podestą di Novara 1452 dicembre 9 Cremona

Francesco Sforza ordina al podestą di Novara di indurre Antonio, fratello di Tempesta, gią ragazzo del suo famiglio Giacomo da San Zeno, a ritornare da Giacomo o a retituirgli tutto quello che (come dalista allegata) ha avuto da lui.

Spectabili viro potestati Novarie, dilecto nostro.
Iacomo da San Zenexio, nostro dilecto famiglio, ne ha exposto che, havendo ben vestito e messo in poncto uno suo regazo chiamato Antonio, fratello de Tempesta, et cuunino de quella nostra cittą, quale de presenti se ritrova a casa soa, non vole pił tornare daluy a servirlo, la qual cosa, parendone inlicita et inhonesta et da dovere providere alla indemnitą del dicto Iacomo, volimo debiati servare che dicto regazo torni a servire dicto Iacomo, o che restituisca tucto quello ha del suo, como vuy vedereti per l'inclusalista. Ex Cremona, viiii decembris 1452.
Christoforus.
Cichus.