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961. Francesco Sforza a Giorgio de Annone 1452 dicembre 9 Cremona

Francesco Sforza ricorda a Giorgio de Annone, luogotenente di Alessandria, che già lo scorso 23 luglio, quando ancora era lì suo fratello Corrado, aveva concesso agli uomini di Bergolio l'esenzione in riconoscimento del loro attaccamento verso lui e il suo stato e soprattutto per la novità fatta loro dai signori di Monferrato e per il danno ricevuto dall'incendio. Ora detti uomini sono ricorsi da lui perché quei di Alessandria pretendono che contribuiscano ai carichi occurrenti. Ordina a Giorgio di non consentire che si diano loro noie.

352v Spectabili viro Georgio de Anono, dilecto locuntenenti nostro civitatis Alexandrie.
Fine a dì xxiii di luglio proximo passato, retrovandosi essere lì Conrado, nostro fratello, gli scrivessimo che, considerato la fede et devotione deli homini nostri da Bergolio verso nuy et lo stato nostro, como chiaramente sempre hanno demostrato, et maxime, in la novità che ne hanno factali signori de Monferrato et poi per lo gram danno et iactura che hanno recevuto dal foco, eravamo contenti de concederli la exentione, et così ordenamo che li dicti homini fosseno preservati exepti. Mò hanno mandato da nuy et dicono che per la comunità de Alexandria gli è dato impazo et molestia al contribuire alli incarichi occurrenti. Pertanto volimo che tu non gli lassi dare impazo, né fare molestia alcuna, et se alcuno se sentesse gravato de questo, gli dirai ch'el debbia comparire denanti da nuy. Cremone, die viiii decembris 1452.
Persanctes.
Cichus.