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986. Francesco Sforza a Pietro della Porta e Baldassare de Brusaris 1452 dicembre 23 Cremona

Francesco Sforza dice ai novaresi Pietro della Porta e Baldassare de Brusaris di avere inteso dallaloro letterala situazione di quella parte del Novarese. Li conforta a stare di buon animo, perché fra poco arriverà lì il Colleoni con oltre tremila persone a cavallo e a piedi per attaccare Guglielmo di Monferrato e ricuperare non solo le cose perdute, ma sottrargli anche delle cose sue.

Egregiis militibus domino Petro della Porta et Baldesari de Brusaris, dilectis civibus nostris Novariensibus.
Per la vostra de dì xiii del presente remanimo pienamente avisati delle conditione de quelle nostre parte Novarese et de quanto in esse vostre se contene, alle quale non dicimo altro, se non che ve ne commendiamo grandemente et vi confortiamo a darvi de bona voglia, et non dubitare de cosa alcuna perché, non tanto che sareti leviati dalle oppressione delli inimici, ma vedereti la opressione soa et laliberatione vostra, per modo che remanereti ben contenti e lieti. Siamo certi che alla recevuta de questa, haverti inteso como el magnifico Bartholomeo Coleone serà in quelle parte cum più de iii mila persone, da cavallo e da pede, alle offese del signore Guilielmo, el quale, non solo ve recuperarà le cose perdute, ma etiandio sarà apto ad tuore del suo ad esso inimico nostro, como siamo certi ne sentereti presto novelle. Siché dative de bona voglia e viveti alegramente. Data Cremone, die xxiii decembris 1452.
Bonifacius.
Cichus.