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115. Francesco Sforza al commissario e podestà di Parma. 1452 gennaio 15 Lodi.

Francesco Sforza comunica al commissario e podestà di Parma di avere, a istanza di quella comunità, concesse sue lettere all'ebreo Leone per l'esercizio dell'arte feneratoria; vuole che intervengano per ostacolare quanti si oppongono.

[ 30v] Commissario et potestati Parme.
Ad instantia de quella nostra comunità concedessimo alli dì passati per nostre littere patente ad Leone, ebreo, habitatore di quella nostra cità, ch'el potesse exercire l'arte feneraria et prestare ad usura privatamente, cum quelle conditione et modi che se contengono in esse nostre littere, aIe quale se referimo. Et perché sentemo tentarsi per alcuni volere interumpere et impedire el tenore et sustantia d'esse nostre littere, ve advisamo nostra intentione essere che dicte littere et concessione ad instantia, come havimo dicto, de quella comunità ad esso Leone per nuy concesse, habiano loco et tengono effecto, siché fatighele observare absque contraditione aliqua. Data Laude, die xv ianuarii 1452.
Cichus.