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1193. Francesco Sforza al luogotenente, al capitano, al podestà e al referendario di Piacenza 1452 dicembre 12 Cremona.

Francesco Sforza fa presente al luogotenente, al capitano, al podestà e al referendario di Piacenza che alla lamentele di Ruggero Romano, ufficiale del porto di quella città, per non aver ricevuto dalla comunità il salario e le masserizie spettantegli, gli fu risposto dalla comunità che questa non aveva altro obbligo se non quello delle masserizie; ma poiché neppur in quelle lo si era provveduto, il duca ordina si soddisfi detto ufficiale.

Locuntenenti, capitaneo, potestati et referendario Placentie.
Essendone altre volte facto lamenta per l'officiale del porto de quella nostra cità che non poderia conseguire da quella communità el devere suo, sì del salario quanto dele massaritie et formenti quali sonno cosa ad essere dati ali soi precessori, scripsemo per nostre lettere ali agenti d'essa communità che li facesseno fare il debito suo, dali quali alhora hebbemo resposta como non era quella communità obligata al salario, ma ale massaricie sì, cum promessa che fariano contento dicto (a) officiale per respecto dele dicte massaritie, siché non poderia più dignamente lamentarsi. Hora mò, non essendo cossa seguito et effecto, como per lamenta de Rugiero da Romano, nostro officiale al dicto porto, havemo inteso, et essendo conveniente et ragionevole cosa che horamai sia satisfacto dele dicte massaritie et honoranze, vi commectiamo et volimo che debiati, recevuta questa, subito providere che dicto Rugiero sia integramente satisfacto et pagato da essa communità de tucto quanto resta ad devere havere per casone de dicte massaricie, providendo exinde che per l'avenire etiamdio esso sia ad plenum pagato per modo che più non habiamo ad recevere lamenta, la quale invero mò ne seria assay molesta. Ex Cremona, die xii decembris 1452.
Cichus.

(a) Segue sallario depennato.