Registro n. 14 precedente | 1357 di 1952 | successivo

1357. Francesco Sforza a Bartolomeo Anguissola (1453 febbraio 3 Milano).

Francesco Sforza ripete a Bartolomeo Anguissola quanto appena detto a Giovanni Anguissola e rinnova l'ordine a Bartolomeo di far fare dai suo uomini a Angelello da Lavello il pagamento della tassa che gli spetta.

[ 335v] Comiti Bartholomeo de Angussolis.
Intendimo da Angello da Lavello, nostro conductieri, che non pò havere dalli homini vostri el debito della taxa soa che li tocca; dela qual cosa ne meravigliamo che li vostri homini siano più renitenti a fare el debito che tucti l'altri nostri subditi perché tucti, etiam quilli sonno mezi desfacti per le guerre, hanno facto il debito; per certo non sapemo que sia a dire questo. Pertanto ve dicimo che, visis presentibus, debiate ordenare alli vostri che dal dì gli fo ordenata dovessero logiare dicto Angelello fino al presente, et similmente per l'avenire, per quello alloro tocha per la soa rata parte, gli fazano il debito suo integramente in modo che non habia più casone iuxta de gravarsi per questo. Mediolani, ut supra.
Marchus.
Cichus.