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1515. Francesco Sforza ad Antonio de Godano,a Cravazuca, connestabile del podestà di Donazilio parmense 1453 marzo 16 Milano.

Francesco Sforza scrive a Antonio Godano a Cravazuca, connestabile del podestà di Donazilio Parmense, di avere avuto la sua lettera circa la diminuzione da sedici a quattordici paghe, informandolo di avere fatto ciò anche agli altri sottoposti a causa delle ingenti spese. Faccia con quelle paghe buona guardia, certo che a breve tutto andrà per il meglio.

Dilecto nostro Antonio de Godano, Cravazuche, comestabili potestatis Donazilii Parmensis.
Havemo ricevuta toa lettera et inteso quanto scrivi del'acressimento de quelle doe paghe quale dice esserte state discressiute et diminuite et de xvi paghe sonno venute a xiiii, et cetera; dicemo che tucto è facto per dare misura et forma alle intrate nostre perché, como poi pensare, da uno tempo in qua per le subpreme spese ne sonno occorse è stata molto più la uscita che la intrata, et quelle havemo facto ad ti, havemo facto alli altri salariati. Siché bisogna che ancora habii pacientia qualche dì che, havendo ti facto il più, farai il manco, facendo cum dicte xiiii paghe al meglio che porrai, attendendo affare bona guardia perché, fra pochi dì, le cose dellà se ridurranno in tali termini che se porrà stare con manco suspecto et fare il più habilmente cum dicte paghe, perché non serà tanto suspecto, avisandote che nostra intentione è de farte meglio che non serà acresserte due paghe, et per qualch'altra via te provederimo in modo te haverai ad contentare. Mediolani, die xvi marcii 1453.
Ser Iohannes.
Cichus.